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martedì 18 dicembre 2012

Intervista alla scrittrice Stella Stollo

Salve oggi inauguriamo la sezione delle interviste dedicandoci alla scrittrice Stella Stollo autrice dei seguenti libri: 


Io e i miei piedi, Algoritmi di Capodanno e MALdiTERRA.

Avete già avuto modo di conoscere il suo libro "Io e i miei Piedi" oggi conosceremo la scrittrice dalle sue stesse parole, ci descriverà parte del suo percorso come scrittrice, ci parlerà di lei e delle sue esperienze editoriali.



A voi l'intervista.

Ciao Stella e ben venuta nel nostro blog Un altro modo di fare notizia.

1.      Stella Stollo presentati ai nostri lettori?

Salve! Che dire di me? Sono nata a Orvieto 49 anni fa, vivo a Montepulciano da circa otto anni. Di mestiere faccio la mamma, l’insegnante e la casalinga, e sono malata di incapacità cronica a delegare. Da sempre lettrice sgobbona, ho iniziato a scrivere per riposarmi. Ed è così che mi sono ritrovata con un lavoro in più e nuove ardue fatiche…

2.      Ho letto che hai viaggiato molto hai vissuto anche in Cina, che cosa ti ha portato così lontano da “casa”?

Mah, sono nata con uno spirito nomade. Da bambina sognavo di diventare trapezista in un circo oppure esploratrice antartica. Già prima di raggiungere la maggiore età ho iniziato a viaggiare per studio, poi per lavoro e per motivi sentimentali. In Cina ho trascorso un anno accademico, ma stiamo parlando di 26 anni fa. Avevo ottenuto una borsa di studio per frequentare un corso di lingua cinese, all’epoca studiavo lingue orientali a Venezia.

3.      Come nasce la scrittrice Stella Stollo? Quando hai deciso che scrivere era la tua strada?

All’età di 15 anni entrai per la prima volta alla Galleria degli Uffizi e mi innamorai perdutamente dell’autoritratto di Filippino Lippi e dell’Allegoria della Primavera di Botticelli. In quel preciso momento decisi che un giorno avrei scritto un libro su di loro. Poi si sa, la vita chiede e merita di essere vissuta con tutti i percorsi tortuosi e ramificati che essa ci offre; spesso ci si allontana dalla via principale e ci si perde in vicoli più o meno ameni. Comunque, ad un certo punto della mia esistenza, dopo i trenta anni, mi sono di nuovo trovata a fare i conti con questo mio forte desiderio di scrivere una storia su Filippino Lippi e i suoi contributi alla realizzazione dell’Allegoria della Primavera. Solo che, essendo di natura abbastanza severa con me stessa, volevo prima legittimare la mia aspirazione alla scrittura. E così è nato il mio primo romanzo”Io e i miei piedi”, concepito come prova letteraria per saggiare le mie capacità di autrice.

4.      All’attivo hai tre pubblicazioni: Io e i miei piedi, Algoritmi di Capodanno e MALdiTERRA. Vuoi parlarcene?
I primi due  libri sono stati pubblicati quasi in contemporanea: il primo ha per protagonista un uomo trentenne alla ricerca del lavoro giusto; il secondo una donna quarantenne alla ricerca dell'Amore giusto. Entrambi i racconti sono brillanti, divertenti, ma a loro modo profondi; i protagonisti cercano di tracciare un disegno ordinato nel caos della vita, dibattendosi tra eventi casuali, scelte personali e segni del destino. Entrambi i romanzi esaltano il valore fondamentale dello scoprire e del coltivare le proprie passioni: in “Io e i miei piedi” è proprio l’inaspettata passione per la scrittura a salvare Mirco da un destino ingrato e da una strana malattia; in “Algoritmi di capodanno” Cinzia si lascia guidare progressivamente dalle passioni che ha sempre avuto(per la matematica e la cioccolata), da quelle che le ha regalato la sua professione(per l’arte e l’enogastronomia), e infine dalla passione per la  poesia che l’aiuterà a decifrare gli algoritmi della sua vita.
MALdi TERRA si discosta dai primi due, per genere e tecnica narrativa. È un romanzo dal gusto più psicologico che umoristico, narrato sull’onda del flusso di coscienza dei personaggi. La storia si svolge nell’arco di tre ore, la durata di un’eclissi solare, e procede in un continuo alternarsi di momenti del presente e flashback del passato. Attraverso i pensieri dei protagonisti e le loro riflessioni su temi come la scienza, la spiritualità, l’amore e  l’ecologia, si viene a costruire l’intreccio di una storia, anzi di alcune storie.

5.      A quale di questi ti senti particolarmente vicina?

Ahi, sarebbe come chiedermi quale delle mie figlie preferisco. In effetti i libri che scriviamo sono nostre creature e ognuno di loro occupa il proprio posto nel nostro cuore. Non è così?

T. Pienamente d’accordo.

6.      Il tuo primo romanzo “IO E I MIEI PIEDI” ha atteso 15 anni prima di arrivare alla pubblicazione; vuoi dirci come mai è trascorso tutto questo tempo?

Sì, come già detto “Io e i miei piedi” l’ho concepito come prova letteraria per legittimare la mia aspirazione a diventare scrittrice. Abbastanza soddisfatta di questa prova, l’ho messa nel famoso cassetto che hanno tutti gli autori e mi sono dedicata ad altre scritture di genere diverso. In quel cassetto è rimasto per 15 anni, finché nel 2011 mi è venuto in mente di tirarlo fuori per inviarlo al concorso “Cogito ergo scrivo” indetto dalla casa editrice Graphofeel: ha vinto il concorso e la pubblicazione.

7.      “Io e i tuoi piedi” è un libro che analizza la psiche, dove le tormentate scelte di un uomo sono contrapposte da una  madre invadente e fidanzata asfissiante; una location molto usuale nell’era moderna, il tutto ironicamente condito da una strana dermatite ai piedi… come nasce questa idea? Che cosa c’è nascosto dietro questa sintomatologia insolita?

Dovevo trovare una malattia che risultasse invalidante dal punto di vista delle relazioni sociali e della vita professionale: la dermatite cronica arriva ad impedire a Mirco di indossare qualsiasi tipo di scarpe o di calze, costringendolo ad una vita da recluso. Ma allo stesso tempo la patologia non poteva essere troppo grave, in modo da permettermi un linguaggio scherzoso ed ironico… Inoltre nella scelta dei piedi come sede della somatizzazione ho tenuto in considerazione la riflessologia plantare, secondo cui le piante dei piedi sono una mappatura di ogni singolo organo interno: dalla loro osservazione possiamo valutare lo stato di salute del nostro organismo e della nostra psiche.

8.      T’identifichi con Mirco, il personaggio del tuo primo libro? Se sì come e perché?

No, al contrario. Per il mio primo libro ho scelto un protagonista maschile proprio perché volevo evitare di cadere nell’autobiografia e mantenere un certo distacco dalla storia. La cosa più importante che ho in comune con Mirco è l’ironia e l’autoironia, che spesso mi hanno salvata e ancora mi salvano nell’affrontare certe situazioni in cui mi capita di trovarmi.

9.      Che cosa pensi dell’editoria italiana? Qual è stata la tua esperienza e come ti senti oggi con il tuo terzo libro pubblicato?

La mia esperienza con l’editoria è stata abbastanza positiva: ho pubblicato due libri con due case editrici diverse, sempre senza contributo. Sono case editrici piccole e non mi hanno mai promesso nulla che non potessero mantenere. Sapevo fin dall’inizio che non avrei pagato la pubblicazione, ma poi per la promozione e la distribuzione non avrebbero potuto garantirmi granché. Anzi devo dire che la Graphofeel è stata sempre disponibile a darmi appoggio e sostegno prezioso per le presentazioni.
Ovviamente ho avuto a che fare anche con case editrici che mi hanno proposto pubblicazioni dietro pagamento di cifre a volte modeste a volte assurdamente alte, ma non le ho mai prese in considerazione. Anzi, per il mio terzo romanzo MALdiTERRA, ho deciso di provare una strada diversa pubblicandolo come e-book su Amazon Kindle. Dovrebbe essere disponibile per l’acquisto tra un paio di giorni.

10.  Dove possiamo comprare i tuoi libri? E dove ti possono seguire i tuoi lettori?


 Algoritmi di capodanno:
Trovate anche la versione e-book nei principali store.

MALdiTERRA:
a breve disponibile come e-book nello store di Amazon Kindle,

mentre la versione cartacea si può acquistare sul sito ilmiolibro.it:

11.  Progetti per il futuro?

Come ti puoi immaginare sono ancora impegnata nella stesura del famoso libro su Filippino Lippi,  è ormai diventato la mia tela di Penelope. Nel frattempo ho iniziato a scrivere un altro romanzo storico che  spero sarà pronto tra pochi mesi.

       Grazie di essere stata con noi, aggiungi qualcosa che non è stato detto se vuoi.
Penso proprio che abbiamo parlato di tutto. Grazie di cuore per l’accoglienza nel vostro blog!

Auguri per tutti i tuoi progetti.
E tanti auguri anche a te, a voi e ai lettori del blog per un luminoso anno nuovo…


                                                                                                Tiziana Cazziero

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