Io
e i miei piedi, Algoritmi di Capodanno e MALdiTERRA.
Avete già avuto modo di conoscere il suo libro "Io e i miei Piedi" oggi conosceremo la scrittrice dalle sue stesse parole, ci descriverà parte del suo percorso come scrittrice, ci parlerà di lei e delle sue esperienze editoriali.
A voi l'intervista.
Ciao
Stella e ben venuta nel nostro blog Un altro modo di fare notizia.
1.
Stella
Stollo presentati ai nostri lettori?
Salve! Che dire di me?
Sono nata a Orvieto 49 anni fa, vivo a Montepulciano da circa otto anni. Di
mestiere faccio la mamma, l’insegnante e la casalinga, e sono malata di
incapacità cronica a delegare. Da sempre lettrice sgobbona, ho iniziato a
scrivere per riposarmi. Ed è così che mi sono ritrovata con un lavoro in più e
nuove ardue fatiche…
2.
Ho
letto che hai viaggiato molto hai vissuto anche in Cina, che cosa ti ha portato
così lontano da “casa”?
Mah, sono nata con uno
spirito nomade. Da bambina sognavo di diventare trapezista in un circo oppure
esploratrice antartica. Già prima di raggiungere la maggiore età ho iniziato a
viaggiare per studio, poi per lavoro e per motivi sentimentali. In Cina ho
trascorso un anno accademico, ma stiamo parlando di 26 anni fa. Avevo ottenuto
una borsa di studio per frequentare un corso di lingua cinese, all’epoca studiavo
lingue orientali a Venezia.
3.
Come
nasce la scrittrice Stella Stollo? Quando hai deciso che scrivere era la tua
strada?
All’età di 15 anni
entrai per la prima volta alla Galleria degli Uffizi e mi innamorai
perdutamente dell’autoritratto di Filippino Lippi e dell’Allegoria della
Primavera di Botticelli. In quel preciso momento decisi che un giorno avrei
scritto un libro su di loro. Poi si sa, la vita chiede e merita di essere
vissuta con tutti i percorsi tortuosi e ramificati che essa ci offre; spesso ci
si allontana dalla via principale e ci si perde in vicoli più o meno ameni.
Comunque, ad un certo punto della mia esistenza, dopo i trenta anni, mi sono di
nuovo trovata a fare i conti con questo mio forte desiderio di scrivere una
storia su Filippino Lippi e i suoi contributi alla realizzazione dell’Allegoria
della Primavera. Solo che, essendo di natura abbastanza severa con me stessa,
volevo prima legittimare la mia aspirazione alla scrittura. E così è nato il
mio primo romanzo”Io e i miei piedi”, concepito come prova letteraria per
saggiare le mie capacità di autrice.
4.
All’attivo
hai tre pubblicazioni: Io e i miei piedi, Algoritmi di Capodanno e MALdiTERRA.
Vuoi parlarcene?
I primi due libri
sono stati pubblicati quasi in contemporanea: il primo ha per protagonista un
uomo trentenne alla ricerca del lavoro giusto; il secondo una donna quarantenne
alla ricerca dell'Amore giusto. Entrambi i racconti sono brillanti, divertenti,
ma a loro modo profondi; i protagonisti cercano di tracciare un disegno
ordinato nel caos della vita, dibattendosi tra eventi casuali, scelte personali
e segni del destino. Entrambi i romanzi esaltano il valore fondamentale dello
scoprire e del coltivare le proprie passioni: in “Io e i miei piedi” è proprio
l’inaspettata passione per la scrittura a salvare Mirco da un destino ingrato e
da una strana malattia; in “Algoritmi di capodanno” Cinzia si lascia guidare
progressivamente dalle passioni che ha sempre avuto(per la matematica e la
cioccolata), da quelle che le ha regalato la sua professione(per l’arte e
l’enogastronomia), e infine dalla passione per la poesia che l’aiuterà a decifrare gli algoritmi
della sua vita.
MALdi TERRA si discosta dai primi due, per genere e
tecnica narrativa. È un romanzo dal gusto più psicologico che umoristico, narrato
sull’onda del flusso di coscienza dei personaggi. La storia si svolge nell’arco
di tre ore, la durata di un’eclissi solare, e procede in un continuo alternarsi
di momenti del presente e flashback del passato. Attraverso i pensieri dei
protagonisti e le loro riflessioni su temi come la scienza, la spiritualità,
l’amore e l’ecologia, si viene a
costruire l’intreccio di una storia, anzi di alcune storie.
5.
A
quale di questi ti senti particolarmente vicina?
Ahi,
sarebbe come chiedermi quale delle mie figlie preferisco. In effetti i libri
che scriviamo sono nostre creature e ognuno di loro occupa il proprio posto nel
nostro cuore. Non è così?
T. Pienamente d’accordo.
6.
Il
tuo primo romanzo “IO E I MIEI PIEDI” ha atteso 15 anni prima di arrivare alla
pubblicazione; vuoi dirci come mai è trascorso tutto questo tempo?
Sì, come già detto “Io
e i miei piedi” l’ho concepito come prova letteraria per legittimare la mia aspirazione
a diventare scrittrice. Abbastanza soddisfatta di questa prova, l’ho messa nel
famoso cassetto che hanno tutti gli autori e mi sono dedicata ad altre
scritture di genere diverso. In quel cassetto è rimasto per 15 anni, finché nel
2011 mi è venuto in mente di tirarlo fuori per inviarlo al concorso “Cogito
ergo scrivo” indetto dalla casa editrice Graphofeel: ha vinto il concorso e la
pubblicazione.
7.
“Io
e i tuoi piedi” è un libro che analizza la psiche, dove le tormentate scelte di
un uomo sono contrapposte da una madre
invadente e fidanzata asfissiante; una location molto usuale nell’era moderna,
il tutto ironicamente condito da una strana dermatite ai piedi… come nasce
questa idea? Che cosa c’è nascosto dietro questa sintomatologia insolita?
Dovevo trovare una
malattia che risultasse invalidante dal punto di vista delle relazioni sociali
e della vita professionale: la dermatite cronica arriva ad impedire a Mirco di
indossare qualsiasi tipo di scarpe o di calze, costringendolo ad una vita da
recluso. Ma allo stesso tempo la patologia non poteva essere troppo grave, in
modo da permettermi un linguaggio scherzoso ed ironico… Inoltre nella scelta
dei piedi come sede della somatizzazione ho tenuto in considerazione la
riflessologia plantare, secondo cui le piante dei piedi sono una mappatura di
ogni singolo organo interno: dalla loro osservazione possiamo valutare lo stato
di salute del nostro organismo e della nostra psiche.
8.
T’identifichi
con Mirco, il personaggio del tuo primo libro? Se sì come e perché?
No, al contrario. Per
il mio primo libro ho scelto un protagonista maschile proprio perché volevo
evitare di cadere nell’autobiografia e mantenere un certo distacco dalla
storia. La cosa più importante che ho in comune con Mirco è l’ironia e
l’autoironia, che spesso mi hanno salvata e ancora mi salvano nell’affrontare
certe situazioni in cui mi capita di trovarmi.
9.
Che
cosa pensi dell’editoria italiana? Qual è stata la tua esperienza e come ti
senti oggi con il tuo terzo libro pubblicato?
La mia esperienza con l’editoria è stata abbastanza positiva:
ho pubblicato due libri con due case editrici diverse, sempre senza contributo.
Sono case editrici piccole e non mi hanno mai promesso nulla che non potessero
mantenere. Sapevo fin dall’inizio che non avrei pagato la pubblicazione, ma poi
per la promozione e la distribuzione non avrebbero potuto garantirmi granché.
Anzi devo dire che la Graphofeel è stata sempre disponibile a darmi appoggio e
sostegno prezioso per le presentazioni.
Ovviamente ho avuto a che fare anche con case
editrici che mi hanno proposto pubblicazioni dietro pagamento di cifre a volte
modeste a volte assurdamente alte, ma non le ho mai prese in considerazione.
Anzi, per il mio terzo romanzo MALdiTERRA, ho deciso di provare una strada
diversa pubblicandolo come e-book su Amazon Kindle. Dovrebbe essere disponibile
per l’acquisto tra un paio di giorni.
10. Dove possiamo comprare i tuoi
libri? E dove ti possono seguire i tuoi lettori?
Io e i miei piedi: http://www.graphofeel.com/Joomla/index.php?page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=17&category_id=9&option=com_virtuemart&Itemid=8
Algoritmi di capodanno:
Trovate
anche la versione e-book nei principali store.
MALdiTERRA:
a
breve disponibile come e-book nello store di Amazon Kindle,
mentre
la versione cartacea si può acquistare sul sito ilmiolibro.it:
11. Progetti per il futuro?
Come ti puoi immaginare sono ancora impegnata nella
stesura del famoso libro su Filippino Lippi,
è ormai diventato la mia tela di Penelope. Nel frattempo ho iniziato a
scrivere un altro romanzo storico che spero sarà pronto tra pochi mesi.
Grazie di essere stata con noi, aggiungi
qualcosa che non è stato detto se vuoi.
Penso proprio che abbiamo parlato di tutto. Grazie
di cuore per l’accoglienza nel vostro blog!
Auguri
per tutti i tuoi progetti.
E tanti auguri anche a te, a voi e ai lettori del
blog per un luminoso anno nuovo…
Tiziana Cazziero
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